Il caso studio della Basilica Iulia

Nell’ambito dello Spoke 8, l’Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale del CNR si sta occupando di due linee di ricerca. La prima è dedicata alla messa a punto di un protocollo per lo studio e valorizzazione della documentazione archeologica degli scavi storici, ossia di scavi condotti nell’Ottocento e nel Novecento (cosiddetti legacy data), che costituiscono un’eredità importante, spesso non adeguatamente valorizzata. La seconda linea di ricerca, invece, è dedicata alla studio dell’architettura antica, in particolare con lo sviluppo e sperimentazione di un workflow metodologico-operativo per la documentazione e ricomposizione delle architetture.
Il contesto della Basilica Iulia, uno dei monumenti più importanti nel Foro Romano, paesaggio stratificato dal V secolo a.C. al XIX secolo d.C., oggetto di numerose indagini e di un composito dataset, rappresentativo della storia della ricerca archeologica italiana, è il caso studio selezionato per sviluppare queste linee tematiche.
Il protocollo di valorizzazione dei legacy data prevede in primo luogo la digitalizzazione dei documenti di archivio e la loro analisi critica in termini di rappresentatività delle informazioni e compatibilità tra sistemi di documentazione e metodi di ricerca diversi. Queste attività si accompagnano alla realizzazione di nuove indagini per l’elaborazione di un digital twin della Basilica Iulia e per la ricostruzione diacronica del monumento.
Questo è dunque oggetto di rilievi con laser scanner e scanner a luce strutturata e di catalogazione, documentazione fotografica, studio delle murature e dei manufatti architettonici. La trasformazione del modello in un repository 3D per l’archiviazione – e poi fruizione open-access – dei vecchi e nuovi dati e la tracciabilità e trasparenza del percorso interpretativo e di ricostruzione costituiscono l’obiettivo finale del protocollo.
Il progetto Basilica Iulia è condotto da CNR-ISPC e Sapienza Università di Roma in convenzione con il Parco Archeologico del Colosseo.



