Luogo — Villa medicea di Castello (FI)
PI — Prof. Arch. Grazia Tucci (Unifi)
Gruppo di ricerca — Marta Castellini (CNR), Emma Cantisani (CNR), Alessandro Conti (Unifi), Lidia Fiorini (Unifi), Rachele Manganelli del Fa (CNR), Adele Meucci (Unifi)
La villa medicea di Castello (patrimonio UNESCO 2013) ha uno splendido prototipo di giardino rinascimentale italiano, in cui sorge la Grotta degli animali. Tra le emergenze architettoniche più importanti del giardino, la Grotta degli Animali, nota anche come “Grotta del Diluvio”, rappresenta un esempio straordinario di ingegneria rinascimentale, frutto delle conoscenze idrauliche di Niccolò Pericoli, detto “Il Tribolo”.

La grotta, che si apre sul giardino dei limoni lungo il muro di contenimento, consiste in una grande camera voltata incrostata di spugne, ciottoli e conchiglie. Ai lati della grotta vi sono tre grandi nicchie contenenti tre monumentali vasche di marmo, e nella parte superiore vi sono animali di pietra disposti in modo scenografico e teatrale. Un complesso sistema idraulico attiva le fontane della grotta. Il sistema è nascosto e contenuto in un intricato reticolo di gallerie che circondano la grotta, corrono lungo il muro di contenimento e attraversano la grotta stessa verso la Fontana dell’Appennino e la Fontana di Ercole e Anteo. Questi non sono visibili al pubblico per motivi di sicurezza, ma costituiscono lo scheletro costruttivo e narrativo dell’architettura. È un’opera fragile, sia per le sue caratteristiche costruttive e materiali, sia per le condizioni ambientali a cui è esposta.


Le criticità evidenziate in passato nella documentazione dei giardini manieristi e degli apparati di fontane, grotte e ninfei che li connotano sono da riferirsi alla difficoltà di misurare e restituire quelle forme organiche che ne costituiscono l’essenza, se non ricorrendo a rappresentazioni esemplificative di ridotta capacità descrittiva. Le attuali tecnologie di digitalizzazione tridimensionale, proprie della geomatica, grazie alla elevata risoluzione di campionamento, consentono di dettagliare geometrie articolate senza rinunciare alla accuratezza metrica a condizione che si rispetti un rigore metodologico nel processo di acquisizione e trattamento dei dati. Il nuovo rilievo della Grotta degli Animali ha costituito una nuova e intrigante sfida sia per il superamento del problema della forma, considerata un ostacolo epistemologico prima della diffusione delle tecnologie digitali 3D, sia per la comprensione del funzionamento originario della rete dell’impianto idraulico di cui è stata ipotizzata la riattivazione dei giochi d’acqua.




Finalità del progetto
Le dimensioni e le caratteristiche dell’artefatto sono tali da permettere il suo utilizzo come sito di prova per la creazione di un sistema di archiviazione tridimensionale per i dati acquisiti nel tempo per varie finalità: documentarie, ambientali, diagnostiche e di restauro. La ricerca renderà poi accessibili tutte le stanze contenenti il sistema idraulico originale, sebbene virtualmente, per raccontare la storia del percorso dell’acqua.