Nell’ambito degli scavi in corso nell’area archeologica di Siponto (l’antica Sipontum), nei ressi di Manfredonia, condotti dalle Università di Bari e di Foggia (in regime di concessione del MiC), è stato avviato un progetto molto innovativo e sperimentale che mira a stabilire un rapporto tra il patrimonio culturale e le comunità di immigrati. Le attività, in stretta collaborazione con la Caritas diocesana di Manfredonia e con l’associazione sociale Medtraining, e grazie anche all’apporto di mediatori culturali e linguistici, coinvolgono al momento due gruppi diversi: uno di profughi afgani e siriani, ospiti della Casa della Carità della Caritas di Manfredonia; l’altro composto di giovani immigrati senegalesi, bengalesi e ucraini. Questo progetto di archeologia pubblica, rivolto a un pubblico molto particolare, è parte integrante di CHANGES, specificamente dello Spoke 1 incentrato sui “paesaggi storici e sulle tradizioni e identità culturali”, e proseguirà nei prossimi anni, anche avvalendosi di ulteriori competenze.