Poggio Montano: the rediscovery of a site in inner Etruria between archives, museum storage, and a new interpretation
14 Febbraio
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L’Istituto Svedese di Studi Classici di Roma ha invitato Alessandra Piergrossi, prima ricercatrice del CNR ISPC, a tenere una conferenza dal titolo “Poggio Montano: the rediscovery of a site in inner Etruria between archives, museum storage, and a new interpretation”. Durante l’incontro sono state illustrate le ricerche condotte sulla necropoli di Poggio Montano, offrendo un’importante occasione di confronto con i colleghi e gli studenti svedesi.
La necropoli di Poggio Montano rappresenta uno dei casi studio delle ricerche condotte nell’ambito del WP 2 – Assessment dello Spoke 8 del progetto PNRR Changes. Scavata all’inizio del secolo scorso, l’edizione del contesto da conto di quella che rappresenta ad oggi una isolata testimonianza nell’Etruria interna meridionale di una ricca comunità fra la fase avanzata della prima età del Ferro e l’Orientalizzante. Si è posta particolare attenzione alla geografia dell’area, all’analisi delle risorse del territorio e alle sue potenzialità come crocevia di itinerari commerciali che collegano l’area padana e l’entroterra campano.
Si sono affrontate le criticità della rilettura di un contesto scavato agli inizi del Novecento e della ricostruzione, dai documenti d’archivio, della localizzazione sul terreno, della consistenza dei corredi tombali. Si è ricostruito il paesaggio funerario e l’organizzazione spaziale della necropoli nel suo sviluppo cronologico per identificare cluster e meccanismi di selezione di ruoli e rango; l’utilizzo di rituali in funzione del genere e delle classi d’età; il costume funerario, il codice di comunicazione dei materiali selezionati nei corredi, la tesaurizzazione di particolari beni – quali la ceramica di ispirazione greca, le importazioni, etc – e le loro implicazioni in termini di scambi commerciali e rapporti culturali con le aree vicine.