Alle Case Romane del Celio prende forma un nuovo modo di raccontare l’antico paesaggio del colle, grazie a un’esperienza multimediale che unisce ricerca storica, tecnologie digitali e interazione diretta con il pubblico.
Attraverso un totem touch interattivo sarà possibile intraprendere un map tour virtuale articolato in cinque soste e tredici siti, che permettono di ricostruire la complessità e la ricchezza di quest’area di Roma. I visitatori potranno scegliere se seguire l’intero percorso o esplorare liberamente i singoli luoghi, soffermandosi su approfondimenti tematici che arricchiscono la narrazione con immagini, ricostruzioni, testi e contenuti multimediali.
Un aspetto innovativo del progetto è la presenza di narrazioni differenziate per target, realizzate con il supporto di algoritmi di intelligenza artificiale: famiglie, studenti, appassionati di archeologia o semplici curiosi troveranno un racconto calibrato sulle proprie esigenze, con linguaggi e livelli di approfondimento diversi.
Grazie a questa tecnologia, i dati scientifici e i materiali di ricerca vengono trasformati in un’esperienza coinvolgente e personalizzata, che rende accessibile a tutti la storia millenaria del Celio. L’obiettivo è valorizzare il patrimonio culturale e naturalistico del colle, creando un ponte tra passato e presente, tra memoria storica e innovazione digitale.
Un invito a guardare con occhi nuovi uno dei luoghi più suggestivi di Roma, dove la stratificazione della città antica si svela attraverso mappe interattive, racconti digitali e percorsi immersivi che portano il visitatore a sentirsi parte della storia stessa.
App audioguida
Progetto di ricerca CHANGES collegato
The ancient landscape in the Celio area PI Elisabetta Bruno GRUPPO DI RICERCA Paola Palazzo (Abilitata al ruolo di professore di seconda fascia - settore concorsuale 10/A1 Archeologia 04/05/2018); Alessandro Romei (Università La Sapienza di Roma) Ettori Stefano (Università La Sapienza di Roma); Francesco De Stefano (Università La Sapienza di Roma); Paolo de Paolis (Università La Sapienza di Roma); prof. Paolo Carafa (Università La Sapienza di Roma)


