Dancing Cabiria in VR
Dancing Cabiria in VR esplora modi innovativi per riattivare la partecipazione emotiva degli spettatori a più di un secolo dalla produzione di Cabiria (1914) di Giovanni Pastrone. Il progetto,
guidato da Letizia Gioia Monda nell’ambito dello SPOKE 2: Creativity and Intangible Cultural Heritage, si propone di studiare strategie coreo-cinematografiche in grado di tradurre gli elementi cinestetici del film in performance capaci di coinvolgere empaticamente e simpaticamente lo spettatore attraverso la liveness.
Innovazione
Il progetto utilizza la Realtà Virtuale (VR) per valorizzare il linguaggio del movimento presente in Cabiria e dimostrare come le tecnologie digitali possano non solo preservare e distribuire il patrimonio culturale, ma anche far emergere elementi intangibili che il tempo potrebbe aver oscurato.
Un risultato chiave è la demo Dancing Cabiria VR, realizzata da Letizia Gioia Monda e Nicolò Pilon (Università degli Studi di Torino, 2024, durata 15’). Questa esposizione virtuale, fruibile tramite visori HMD, guida gli utenti attraverso un percorso spirale in cui i diversi frame originali del film sono reinterpretati digitalmente. L’esperienza si conclude con una coreografia digitale armonica che integra le qualità espressive dei materiali di movimento analizzati.
Metodo e Processo
Il progetto combina analisi coreologica e tecnologia di motion capture:
Tramite il Motion Bank Web System, sono stati individuati specifici elementi visivi e cinestetici nel film, concentrandosi sui movimenti di Maciste, Sofonisba, la danza della serva e la coreografia delle mani dei sacerdoti di Moloch durante la Sinfonia del Fuoco. Questi materiali sono stati ridanzati da Letizia Gioia Monda in StudiumLab e traslitterati digitalmente in avatar grazie alla tecnologia Motion Capture (Link Xsens).
I movimenti, successivamente, sono stati integrati in una coreografia digitale che connette e contrappone le diverse qualità espressive, dando origine a un re-enactment coreografico innovativo. L’ambiente virtuale, progettato da Nicolò Pilon tramite il software Unity, consente agli utenti di esplorare il rapporto tra il film originale e le sue reinterpretazioni digitali, stanza dopo stanza, fino alla coreografia finale.
Dancing Cabiria in VR valorizza il patrimonio culturale immateriale italiano attraverso l’uso innovativo della Realtà Virtuale, offrendo nuove prospettive educative, strumenti sostenibili per la conservazione e un coinvolgimento emotivo che riporta in vita l’eredità artistica di Cabiria.


